#4 - Gettin' aggressive
Di tobia
“Mmmhhhh… No… Dai…”
“Robbie, alzati!!! Devi andare all’università! Ric è già uscito!”
“Ossignore!!! Che ore sono?”
Hallie Takahama osserva il suo coinquilino alzarsi di scatto dal letto. L’occhio le scivola brevemente verso la zona inguinale di lui, che manifesta visibilmente un grosso rigonfiamento al di sotto del pigiama.
“Le sette e tre quarti.” risponde Hallie arrossendo leggermente.
“Occazzo… Devo essere in facoltà tra mezz’ora…”
“Infatti quando ho visto Ric uscire tutto di corsa ho pensato che forse era il caso di svegliarti. Non frequentate lo stesso corso?”
Mentre pronunciava la frase, Robbie era già corso in bagno. “Si… -frush frush-.. infatti… -frush frush- il secondo giorno –blub blub- e già in ritardo, diamine! –Phtuh!-“”
Il ragazzo esce di corsa dal bagno, nudo, con il pigiama in mano a coprire le parti intime e ritorna in camera lasciando la porta spalancata. Hallie inizia fissare il soffitto. Robbie apre convulsamente un trio di cassetti ed estrae un campione casuale di mutande, calzini e magliette. Butta tutto sul letto e raccoglie da terra i pantaloni con la cintura già inserita nei passanti.
“Se vuoi, c’è una tazza di caffè ancora calda sul tavolo.” le comunica Hallie fissando ancora il soffitto, ma ogni tanto i suoi occhi fuggono a guardare Robbie per poi tornare velocemente sul soffitto.
Il ragazzo biondo corre fuori dalla camera allacciandosi la cintura, con le scarpe calzate a metà ed una borsa, presumibilmente piena di libri e quaderni. Mentre passa davanti ad Hallie biascica qualcosa di incomprensibile (Hallie ci metterà un paio di secondi prima di interpretarlo come un “Grazie”), per poi ruzzolare giù dalle scale.
Hallie trattiene a stento una fragorosa risata e si mette ad ascoltare la voce ed i rumori che arrivano dal piano di sotto.
“Ahia… ahia… dov’è finita quell’altra scarpa? Eccola… -glub glub- Ahhhh!!!! Scotta!!! Ciao a tutti, sono di corsa, mangio fuori! –Slam!-“
Una volta in strada, Robbie si dirige correndo verso la fermata dell’autobus. Quando arriva, appoggia una mano al palo e si piega su se stesso, con l’altra mano appoggiata sul ginocchio, per riprendere fiato. Non appena rialza la testa, vede un cartello giallo appeso alla fermata.
OGGI
SCIOPERO DEGLI AUTOBUS
“Ho capito, mi tocca arrangiarmi!” esclama mentre si guarda circospetto in giro. Nessuno che lo possa vedere. Fa per spiccare un salto, e si ritrova a circa tre metri da terra, mentre una scia di energia cinetica si dissipa velocemente. Al posto di Robbie Baldwin ora c’è lo stupefacente Speedball!
“Alla faccia degli autisti degli autobus!”
Julio Esteban Ricter sta correndo a perdifiato per la strada. Cacchio, di tutti i poteri mutanti che gli potevano capitare, proprio quello di provocare onde sismiche? Sarà anche bello, ma non ti aiuta minimamente ad arrivare in orario in una giornata di sciopero degli autobus! Se potesse volare, o manipolare il tempo, teletrasportarsi, muoversi a supervelocità… o avere dei poteri telepatici per convincere il professore che è seduto su quel posto da prima della lezione. Invece no! Gli tocca correre tanto da sputare i polmoni, in questo momento si accontenterebbe anche di rimbalzare come Speedball… Improvvisamente, sente una mano afferrarlo per la collottola e trascinarlo in aria.
“Woah! Robbie? Che diavolo fai?”
“Fa
silenzio e goditi il passaggio gentilmente offerto dal Ragazzo Meraviglia, è l’unico modo che abbiamo per arrivare in orario!”
In una ventina di minuti atterrano vicino all’università. Il campo cinetico avvolge Robbie il quale ritorna in abiti civili.
“Visto, Ric? Un mezzo di trasporto veloce ed economico!”
“Economico… dipende dal valore che dai alla dignità… Ora muoviamoci, abbiamo giusto il tempo per entrare in aula!”
“Cosa vuoi dire? Che non ho dignità nei panni di Speedball?”
“Vedi un po’ tu, andare in giro rimbalzando… muoviti ora!”
Hallie nel frattempo è arrivata a scuola. È riuscita a farsi trasferire al liceo Midtown High, lo stesso frequentato dal suo coinquilino Rage[I]. Hallie nota la massiccia sagoma del compagno intento ad armeggiare con il suo armadietto.
“Elvin! Elvin! Come va?”
“Ciao Hallie, scusa se non ti ho aspettata, ma con lo sciopero degli autobus…”
“Tranquillo ragazzone, non tutti possono usare i loro poteri bioelettrici per muoversi, no?”
“Vi ho detto un sacco di volte di non dare nell’occhio! Se non ci sono emergenze evitiamo di attirare l’attenzione di tutto il quartiere su di noi, ok? Ci manca solo il vicino ficcanaso…”
“Ho fatto attenzione, non mi ha vista nessuno. Senti, devi andare a fare la spesa dopo scuola?”
“Ecco, in realtà sono al lavoro tutto il pomeriggio, la farà Cathy tornando dalla palestra.”
“Beh, andrò a trovarla in palestra per darle una mano allora. Sarò anche la più piccola della casa, ma ho voglia di dare una mano… EHI! Attento!”
Un ragazzo le viene addosso facendole rovesciare la borsa con i libri.
“Cacchio, Takahama, stai attenta tu! Se guardassi dove metti i piedi invece che parlare mentre cammini.”
“Ah, è colpa mia, adesso?” Hallie si china a raccogliere i libri, insieme al ragazzo che le è venuto addosso ed a Elvin. “E come fai a conoscermi?”
“Siamo in classe insieme, sai? Ma visto che non hai mai scambiato una parola con i compagni, non mi sorprendo che non ti ricordi di me…”
“Forse è perché li considero tutti dei cretini come te!”
“Comunque sono Jason Powell[II].”
“E a me che me ne frega? Andiamo, Elvin…”
Dopo pochi passi, Rage guarda perplesso l’amica.
“Non ti sembra di essere stata troppo brusca?”
“Era un cafone. Senti, torniamo a casa insieme dopo?”
“Va bene, ora vado in classe. Ci vediamo dopo!”
Robbie e Ric sono alquanto annoiati dalla lezione di Sociologia a cui stanno assistendo. Il messicano inizia a guardare in giro per l’aula, soffermando lo sguardo sulle numerose ragazze presenti. Con una gomitata da una scossa a Robbie che ha un sobbalzo, come se si fosse appena svegliato.
“Che hai, Ric?”
Rictor indica brevemente una ragazza seduta qualche fila sotto di loro.
“Hai visto quella? Sono sicuro di averla già vista da qualche parte…”
“Probabilmente era qui anche ieri…”
“No, cretino! Prima di ieri… deve essere un’attrice, o una ballerina di qualche programma televisivo!”
“E secondo te viene a lezione con noi? L’avrai vista in giro da qualche parte…”
“Può darsi…”
La ragazza oggetto delle attenzioni dei ragazzi si volta ed incrocia lo sguardo dei due. Rictor fa finta di guardare da un’altra parte, mentre Robbie si bocca ed inizia ad arrossire. La ragazza, di origini pellerossa ad un primo sguardo, si sistema i capelli corvini e sorride ai due, quindi si gira nuovamente a seguire la lezione.
“Hai visto Robbie? Mi ha sorriso!”
“Ma se non la stavi nemmeno guardando! Ha sorriso a me!”
“”Ma che cavolo dici, appena usciamo la fermiamo e glielo chiediamo, ok?”
“Va bene!”
La lezione finisce in quell’istante, e i quasi trecento studenti presenti si alzano ed iniziano ad uscire dall’aula. In pochi istanti, la ragazza misteriosa non si vede più, persa tra la folla.
“Dannazione, Robbie! L’abbiamo persa!”
“Tranquillo, Ric. Probabilmente la rivedremo oggi pomeriggio, no? Ora andiamo a mangiare qualcosa, tra un paio d’ore abbiamo lezione di Informatica..”
“Non prendertela, ma avrei preferito pranzare con lei!”
Nella casa dei New Warriors sono rimaste solo Spirito Libero e Deathcry. La Shi’Ar è in cucina intenta a sgranocchiare delle barrette di riso soffiato guardando la piccola televisione, quando entra Cathy Webster in abiti civili.
“Ciao Cathy, bel casino che hai fatto con quel Capitan America, eh?”
“Eh?” si gira verso lo schermo vedendo che stanno trasmettendo le immagini dell’assalto dell’Hydra alla sede dello SHIELD. “In realtà era tutto un folle piano del Teschio Rosso, mi chiedo ancora come abbiamo fatto ad uscirne illesi, se non fosse stato per Cap[III]…”
“Basta che mi dici una cosa sola, bionda! È così sexy come appare in televisione?”
Cathy abbassa lo sguardo mentre si versa del succo d’arancia, ma sul suo viso si forma un sorriso. “Beh, diciamo che ci fa la sua bella figura con quella calzamaglia. E rispetto al vecchio Cap è più… come dire, umano!”
“Già vi ci vedo, una bella casetta di periferia, una familiare scassata, lui a dipingere lo steccato, tu che metti in forno la torta di mele prima di cambiare un paio di pannolini a stelle e strisce…”
“Cretina! Siamo solo noi a pranzo?”
“No, Hallie e Elvin dovrebbero arrivare a momenti, mentre Robbie e Ric mangiano fuori.”
“Programmi per il pomeriggio? Io devo andare a fare lezione di aerobica alle quattro.”
“Non ho nulla da fare fino alle sei, poi vado al lavoro. Cosa te ne pare del mio induttore di immagini?” Deathcry preme un pulsante sulla cintura ed al suo posto compare l’immagine di una ragazza sui 17 anni, dai capelli viola, vari anelli sulle orecchie ed un brillantino sul naso.
“Beh, il vantaggio degli induttori di immagine è che ti adegui in un nulla alle mode, eh?”
“Già… Aspetta un attimo! Guarda la televisione.”
Le due ragazze osservano lo schermo. L’annunciatore annuncia un servizio di politica estera.
-Dopo la morte dell’eroina Sabra a Gerusalemme[IV], la tensione crescente tra Murtakesh e Halwan[V], i moti rivoluzionari in Kenya[VI], un’altra regione del mondo è in preda alla violenza. La piccola repubblica di Santo Marco, teatro anni fa di un colpo di stato promosso dall’odierno presidente di Genosha Magneto[VII], è in vero e proprio stato di guerra civile. Fonti non confermate indicano che un gruppo di mercenari superumani stia appoggiando il colpo di stato promosso dalle banche. Santo Marco, un paese spesso teatro di guerre civili durante la Guerra Fredda, è da anni considerata un vero e proprio paradiso fiscale, ma negli ultimi tempi il governo aveva deciso di ridurre le agevolazioni concesse ai capitali esteri, causando la protesta di vari gruppi finanziari. Sembrerebbe che alcuni di questi abbiano deciso di usare la forza per risolvere la questione. In queste immagini vediamo due superumani sbaragliare le forze di difesa e prendere possesso del palazzo presidenziale.”
Spirito Libero osserva la scena. “Non sono i tipi a cui diamo la caccia per conto dello SHIELD?”
“Esatto! Quei due sono Yeti e Tygerstrike di Weapon Prime.”
In quel momento arrivano a casa Rage e Jolt.
Le due ragazze vanno incontro ai compagni e spiegano la situazione. Rage è pensieroso. “Organizzatevi per assentarvi un giorno, io cerco di procurarmi un mezzo di trasporto per Santo Marco. Avverto anche Robbie e Ric. Non prendetevi impegni per domani, ok? Per fortuna che è sabato.”
Le sei meno un quarto, nel Greenwich Villane, Robbie e Ric stanno vagando per le strade.
“Cavoli, se non mi facevi scappare così, avrei conosciuto quella muchacha, te lo assicuro…”
“Ric, Elvin mi ha chiamato dicendomi che era essenziale che ci trovassimo. Deve dirci qualcosa a proposito di Weapon Prime, credo. Ecco, dovrebbe essere questo il posto, ‘Caffè a Go-Go’[VIII]! Siamo un po’ in anticipo, aspettiamolo dentro!”
I due ragazzi entrano nel locale, un disco bar molto ampio con una pista da ballo in centro alla sala. Da dietro il bancone una ragazza bionda li guarda e li saluta con un sorriso.
“Salve ragazzi! Siete i primi clienti della giornata, a parte il solito Bernard, ma lui sempre qui…” dice indicando un uomo di mezza età seduto su uno sgabello in fondo alla sala “Se volete sedervi, vi mando subito qualcuno. Dalilah!”
Una voce dall’interno dello stanzino risponde “Arrivo subito, Zelda!”
Robbie e Ric si siedono su un tavolo in mezzo alla sala.
“Carino questo posto, eh?”
“Già, chissà com’è di sera. Arriva la cameriera!”
“Guarda un po’ chi si vede! Come va, ragazzi?”
“Scusa, ci siamo già visti?”
La ragazza si appoggia sul tavolo ed abbassa la voce.
“Dalilah Cross… DC… avanti ragazzi, non è difficile, potete arrivarci da soli!”
“Madre de Dios! Deathcry?!?”
“Bravo Ric! Cosa ve ne pare del mio travestimento?”
“Beh, ecco… Non male. Ma lavori qui?”
“Esattamente. Zelda ha riaperto il locale da un paio di settimane, ci lavorava da ragazza, qualche anno fa… Dalla settimana prossima inizieremo a programmare le serate, vedrete che posticino diventerà. Vi porto qualcosa nel frattempo?”
“Per me una Coca.” Dice Robbie.
“Per me una birra… Non ti devo mostrare i documenti, vero?”
“So perfettamente quanti anni hai, Ric… Anche se a volte è difficile crederci. Arrivo subito.”
Mentre Deathcry si allontana, Rage entra nel locale e si siede al tavolo con gli altri due ragazzi.
“Ciao! Come è andata stamattina?”
“Nulla di speciale, come mai hai voluto che ci incontrassimo?”
“Abbiamo scoperto dove si trova Weapon Prime. Vi dice niente Santo Marco?”
Robbie fa una faccia perplessa. “Nulla… niente… boh!”
Rictor ha una sorta di illuminazione. “Aspetta! Non è quella repubblica dove apparve per la prima volta la Confraternita di Magneto?”
“Esatto. A quanto pare è in corso una guerra civile, e Weapon Prime ha trovato lavoro lì. Ho già parlato con Dwayne, partiamo domattina. Lo SHIELD non ci darà nessuna copertura, tra l’Arizona, la Cina e l’attacco a New York sono a corto di forze. Ci sarà una fregata al largo di Santo Marco attrezzata per la detenzione dei super umani, ma nulla di più.”
Nel frattempo Deathcry ha portato le bevande al tavolo.
“Ecco qui. Ricordatevi che dobbiamo essere di ritorno per le otto domani sera, altrimenti rischio già il posto!”
I quattro scoppiano in una risata. “Ora devo andare anche io, devo essere in macelleria tra venti minuti. Domattina alle sette partiremo con un elicottero.”
“Ok, amigo. Cathy e Hallie?”
“Sono in palestra e poi andavano a fare la spesa. Sanno già tutto.”
Hallie è seduta nell’atrio della palestra, intenta a sfogliare riviste di body building senza molto interesse. Alla sua destra c’è una sala da dove proviene la musica ritmata della lezione di aerobica, mentre a sinistra c’è la palestra vera e propria, dove un mucchio di gente, prevalentemente uomini, sono al lavoro su pesi e macchine. Jolt distoglie lo sguardo dalla rivista disturbata dal vociferare di due ragazzi in piedi a qualche metro da lei.
“Wow! Hai visto quella che sedere?”
“C’hai ragione! Ma lo fanno apposta a muoversi così? Secondo me lo sanno che le stiamo guardando!”
“Certo che lo sanno, lo fanno apposta, cosa credi? Aspetta che escono…”
Cathy è la prima ad uscire dalla sala, passandosi la fronte con un piccolo asciugamano per asciugare il sudore. I due ragazzi la bloccano.
“Ehi, bella! Abbiamo visto come ti muovevi lì dentro, complimenti!”
“Grazie, ora se volete scusarmi, una mia amica mi aspetta…”
“Io sono Paul, e lui è Jack, piacere. Che dici, si può organizzare un’uscita a quattro con la tua amica?”
“Non credo ragazzi. Ora spostatevi.”
“Ehi, scappi via così? Vogliamo solo parlare un po’…” Uno dei due le cinge un braccio attorno alla vita. Improvvisamente tutti e due hanno un sobbalzo. “Ehi! Che diavolo… Ho preso una scossa tremenda!”
Jolt sorride soddisfatta. “Che c’è ragazzi? È stata un’esperienza troppo elettrizzante? Cathy, muoviamoci, siamo già in ritardo!”
Poco dopo, nei corridoi di un centro commerciale, le due ragazze stanno facendo la spesa.
“Hallie, non ti sembra di aver esagerato con quei due ragazzi, prima?”
“Non gli ho fatto niente! Erano due imbecilli e se lo meritavano. Magari impareranno che le donne non sono solo dei corpi…”
“Su questo ti do ragione, però me la sarei cavata da sola senza elettrizzargli le chiappe! Prima di ricorrere alla violenza bisogna sempre tentare il dialogo, in qualsiasi cosa.”
“E che razza di dialogo avresti avuto con quei cretini?”
“Ragazza, dimentichi che studio psicologia, la mente di un uomo è molto semplice da capire!
Le due ragazze scoppiano a ridere, ma Cathy non può fare a meno di essere preoccupata per la crescente aggressività che nota in Hallie negli ultimi tempi. Dovrà parlarle prima o poi.
La mattina dopo, alle sette in punto, i New Warriors sono pronti a partire. In un molo vicino al ponte di Brooklyn li aspetta un elicottero messo a disposizione da Dwayne Taylor. Il primo ad arrivare è Speedball. Vistolo arrivare rimbalzando il pilota dell’elicottero, una massiccia donna afroamericana scende dalla cabina.
“Ehi, biondino! Da quanto tempo! Quando arrivano i tuoi amichetti?”
“Sprocket! Arrivano subito, erano in macchina. Ci porterai tu a Santo Marco?”
“Esatto bello. Anche se non voglio passare un altro casino come in Trans-Sabal[IX], quindi vedete di non combinare guai, ok?”
Il rumore di un tubo di scappamento sul punto di rimanere sull’asfalto si diffonde nonostante il rumore delle pale dell’elicottero. Il pick-up scassato di Ric si ferma a pochi metri dall’elicottero, e scendono i Warriors in abiti civili, ognuno con una borsa. Rage si dirige verso il pilota.
“Ciao Sprocket. Siamo pronti a partire, ci cambiamo sull’elicottero.”
“In effetti non avrebbe fatto bene alla vostra reputazione farvi vedere in giro con quel catorcio… Muoviamoci, sono tre ore di volo per Santo Marco, anche con questo gioiellino!”
Tre ore dopo, poco distante dalla capitale di Santo Marco, l’elicottero si posa, mantenendo il motore acceso. I Warriors, ormai tutti in costume, scendono di corsa dal mezzo. Una volta che tutti i ragazzi sono a terra, Sprocket saluta con un cenno della mano e riparte.
Rictor si piazza di fronte agli altri e parla.
“Ok, ho parlato con Bridge. A quanto pare Weapon Prime risiede in una specie di caserma a pochi minuti da qui. La nostra missione è irrompere, catturarli e portarli qui, dove Sprocket ci tornerà a prendere non appena la chiameremo. Una nave dello SHIELD attrezzata per rinchiudere quei mercenari è a cinque miglia al largo in quella direzione.”
Spirito Libero è perplessa.
“E non facciamo nient’altro? Questo paese è in guerra e noi non facciamo nient’altro che catturare un gruppetto di criminali.”
Rage le posa una mano sulla spalla. “Cathy, ci sono già passato in Trans-Sabal. Non sappiamo assolutamente nulla delle fazioni in lotta, non possiamo sapere da che parte è giusto schierarsi. La sola cosa che sappiamo è che i membri di Weapon Prime sono dei criminali.”
Jolt si incammina da sola. “Mi sento usata, e questo non mi piace nemmeno un po’. Rictor, una volta finita questa missione, non ne voglio più sapere dello SHIELD. Muoviamoci, almeno facciamolo in fretta!”
In pochi istanti arrivano nei pressi di un piccolo edificio
a due piani, completamente isolato. “Quindi è qui
che stanno
quelli di Weapon Prime, Ric?”
“A quanto dice lo SHIELD sì. Ok, Spirito Libero, io e Deathcry andiamo avanti per primi, voi avanzate mano a mano che procediamo noi. Mi raccomando, ricordatevi i nostri nemici: Tygerstrike, il leader, indossa un’armatura elettromagnetica, che gli consente di volare ed essere invulnerabile, le Double Trouble sparano plasma all’unisono, Yeti è superforte, superesistente e superstupido, Killjoy è forse il più pericoloso: riflessi ed agilità superiori, lame innestate sugli avambracci. Ora andiamo!”
I primi tre si avvicinano al complesso. Una volta arrivati vicini al muro, fanno cenno agli altri di avanzare. Una volta giunti in prossimità dell’ingresso, Rictor indica a Jolt una centralina.
“Falla saltare, resteranno senza luce e noi potremmo sorprenderli.”
“Ric, è giorno! A cosa gli serve la luce?”
“Beh, intanto non potranno chiamare soccorsi. Fai quello che ti dico, insomma! Io ci ho lavorato con questi!”
“Allora non sarà così difficile catturarli!” Un fulmine parte dalla mano di Jolt, mentre Rictor provoca uno squarcio nel muro grazie ai suoi poteri sismici. Quindi si fionda all’interno e urla: “Fermi dove siete, amigos! Siete in arresto per conto dello SHIELD!”
Spirito Libero gli posa una mano sulla spalla. “Ric, qui non c’è nessuno!”
Una voce proveniente dalle loro spalle li sorprende. “Sbagliato, bimbi. Credevate davvero di riuscire a prenderci di sorpresa atterrando con un elicottero alle dieci del mattino?”
Weapon Prime al gran completo è dietro di loro, insieme ad un altro individuo con una tuta rossa ed il viso sfregiato.
“Altro che
Speedball, Uomo Mosca avrei dovuto farmi chiamare!!!”
“In che senso? Non hai i poteri di una mosca!” chiede Rage squadrando gli avversari.
“Ho la
capacità di ritrovarmi sempre nella merda, non ti basta?”
Stavolta è Spirito Libero a prendere l’iniziativa. “Warriors, sceglietevi un avversario, subito, e stendetelo!” I membri di Weapon Prime non si fanno certo pregare e rispondono all’attacco.
Tygerstrike anticipa Speedball, colpendolo in volo mentre rimbalza, mentre Rage si fionda su Yeti. È l’unico del gruppo a poter sopportare i micidiali pugni del colosso albino. Jolt e Rictor vengono presi di mira dai colpi al plasma delle Double Trouble, e Deathbird si ritrova a fronteggiare Killjoy.
“Mi hanno detto che sei l’unico avversario veramente pericoloso, sorrisino. Che ne dici di dimostrarmelo?”
“Con piacere, uccellina! Ti scuoierò e mi farò un bel copricapo di penne!” dice lanciandosi verso Deathcry, la quale lo evita con un’agile capriola, prima di assestargli un calcio al fianco.
Nel frattempo Spirito Libero si ritrova davanti all’uomo in
rosso, armato con una pistola. “E tu chi saresti? Non c’eri nei dossier che
abbiamo visionato!”
”Mi chiamo Snakeskin, e sono l’ultimo acquisto di Weapon Prime!”
“Deadpool era già impegnato?” Mentre formula la domanda Cathy colpisce la mano di Snakeskin con un calcio, facendo volare lontano la pistola.
“Oh, vuoi un corpo a corpo, bionda? Accomodati!”
Spirito Libero cerca di colpire l’avversario, un ma questo le blocca il pugno e facendola roteare su sé stessa le imprigiona il collo in una stretta soffocante!
Nel frattempo Rictor e Jolt cercano di difendersi dagli attacchi delle Double Trouble. Rictor continua ad utilizzare i suoi poteri per scavare delle trincee che li proteggano dai colpi al plasma.
“Cosa facciamo Ric? Non ci lasciano il tempo di controbattere!”
“Hai ragione, ma forse…” Rictor nota come Tygerstrike e Speedball si stiano affrontando in aria. “Dios, è in momenti come questi che vorrei che ci fosse un telepate in squadra! Jolt, preparati a sparare una scarica elettrica in direzione di Speedball!”
“Ma sei impazzito?”
“Fidati, non gli farai certo del male, è protetto dal suo campo cinetico… ORA!”
Jolt produce una scarica elettrica che colpisce con violenza Speedball, facendogli cambiare repentinamente direzione e travolgere le Doble Trouble. Contemporaneamente Tygerstrike non riesce più a cambiare direzione e finisce con lo schiantarsi a terra, con Rictor che prontamente lo imprigiona aprendo una voragine, mentre Jolt cortocircuita l’armatura.
Rictor si avvicina a Speedball, che deve ancora rendersi conto di quel che è successo.
“Cosa diavolo…”
“Ottimo lavoro, amigo! Hai una carriera come palla da bowling umana!”
“Ridi, ridi…
senza di me saresti tutto bruciacchiato…”
Un tonfo impressionante fa voltare i tre amici. I loro occhi fissano Yeti esanime a terra e Rage che si tiene in piedi a fatica.
“È stata… una bella… scazzottata…” dice Elvin prima di crollare a terra.
“Rage! Amigo, rispondi!”
“Elvin,
avanti, che cavolo ti prende?!?”
Contemporaneamente, Deathcry è impegnata in una danza mortale con Killjoy. I due continuano a fronteggiarsi e ad affondare i loro colpi senza riuscire mai a colpire l’altro. Deathcry utilizza solo i suoi artigli naturali, lasciando la sua pistola riposta nella fondina.
“Che c’è, ‘Joy, non riesci a prendere l’uccellino?”
“Scherza
pure… Voglio ricordarti con il sorriso sulle labbra! Anzi, te lo allargherò da
orecchio a orecchio!”
“Sogna pure!” Deathcry evita l’ultimo affondo facendo una capriola utilizzando le spalle di Killjoy come appoggio. Nel farlo, vede Snakeskin che sta strangolando Spirito Libero.
Spirto Libero inizia a vedere delle macchie scure formarsi sui suoi occhi, mentre il suo respiro oramai è diventato un rantolo, e le forse iniziano ad abbandonarla.
“Allora, pupa a stelle e strisce, come mai non fai più l*” Cathy sente un liquido caldo e viscoso colarle sulla testa, mentre la stretta sul suo collo si allenta. Si libera e si gira solo per vedere la testa di Snakeskin ridotta ad una poltiglia. A qualche metro di distanza, Deathcry impugna una pistola ancora fumante.
“Mio Dio, DC! Che hai fatto?”
“Ti ho salvato la vita.”
Killjoy osserva stupefatto la scena. “’Skin! Cazzo, devo scappare…”
Inizia a correre, quando una buca si apre sotto di lui e si richiude.
“Arrenditi, amigo!” dice Rictor, mentre il rumore dell’elicottero pilotato da Sprocket si fa sempre più forte.
Più tardi, sulla nave dello SHIELD, Rictor, Spirito Libero e Deathcry sono chiusi in una stanza in silenzio. Entrano Speedball, Jolt e Rage, con delle evidenti fasciature.
“Il nostro ragazzone non ha nulla di serio, dovrà evitare di fare sforzi per un paio di giorni ma starà benone. I membri di Weapon Prime sono sotto chiave…”
”Quelli ancora vivi, almeno…” dice Spirito Libero squadrando Deathcry.
“Sentite, Snakeskin stava per uccidere Cathy, l’unica cosa che potevo fare il quel momento era sparargli…”
“Alla testa? Dio, Deathcry, hai ucciso una persona…”
“Per Sharra! Erano soldati, mercenari, addestrati ad uccidere. Voi ragazzini non sapete nemmeno che cosa vuol dire, siete convinti che il mondo si possa cambiare con le buone maniere? Ci sono sacrifici da fare, sangue da versare. Svegliatevi, guardate cosa succede nel mondo. Se mi ritrovassi in quella situazione, senza il tempo di pensare ad un’alternativa, che cosa dovrei fare? Lasciarti morire, Cathy? Mi spiace, ma preferisco avere un’altra macchia sulla mia coscienza piuttosto che perdere un’amica…”
“E chi ti dice che non l’hai persa?”
Spirito Libero si alza ed esce dalla cabina, lasciando gli altri New Warriors visibilmente imbarazzati. È forse l’inizio della fine della loro amicizia?
Continua
Note dell’autore: Già, non poteva essere tutta rose e fiori la convivenza dei New Warriors! Comunque, già nel prossimo episodio scoprirete come si risolverà il litigio tra Deathcry e Spirito Libero, e Jolt sarà sotto i riflettori. Inoltre, Cathy rincontrerà Capitan America insieme agli altri Warriors, in una storia che seguirà direttamente gli avvenimenti di CAPITAN AMERICA 9, non perdetelo!
[I] Una menzione speciale per chi sa citarmi altri due supereroi che hanno frequentato quel liceo!
[II] Che dite, forse è un aiutino troppo spudorato?
[III] CAPITAN AMERICA MarvelIT 5/8
[IV] narrata su THE OTHERS 5
[V] filo conduttore di molti episodi di MARVEL KNIGHTS
[VI] di cui avete avuto un assaggio su CAMPIONI 9/10
[VII] Su X-Men: Gli Anni D’Oro 1 (Marvel Italia)
[VIII] E questo posto lo riconoscete? ;-)
[IX] Vedi New Warriors (Marvel Italia) 4